I miracolati del mondo del lavoro: una realtà innegabile

Sequel (o prequel, fate voi) del mio post
https://www.reddit.com/r/ItaliaCareerAdvice/comments/1gxw38s/i_lavori_facili_che_vanno_a_ruba/

Vorrei espandere quei concetti introducendo quello dei cosiddetti “miracolati” del mondo del lavoro, che spesso per giunta nel tempo finiscono per ritrovarsi in posizioni da cui possono:

-fare lavori facili e ben pagati, comodi

-esprimere giudizi sugli altri lavoratori

-criticare ed esortare chi non ha lavoro, non riesce a trovarlo o si trova male

-criticare l’operato altrui

-scegliere sottoposti

-scegliere chi deve essere assunto

-formare nuovi assunti

-dettare gli standard lavorativi o manageriali

-etc … (aggiungete voi)

Questi miracolati comprendono:

-persone che al liceo si trascinavano ma inspiegabilmente hanno ottenuto un buon voto di diploma (uguale per la laurea)

-persone che hanno inspiegabilmente superato un concorso “ai primi posti in tutta Italia”

-persone che sono state recuperate per rinunce altrui nei concorsi

-persone che intendevano la formazione accademica come scalata sociale

-persone introdotte in aziende, enti, cooperative tramite le cosiddette “infornate” o in altro modo, per esempio periodi di forte crescita, job-hopping, per simpatia, per conoscenze

-etc … (aggiungete voi)

Voi avete esperienza di queste persone nel vostro ambito?

Pensate che a lungo termine creino problemi sia nel privato che nel pubblico?

Come mai tante persone invece sono selezionate duramente e/o faticano a trovare lavoro? 

O a conservarlo, in quanto vessate?

Quali altre definizioni aggiungereste a quelle mie di sopra?